Tintoretto alla Madonna dell’Orto

La chiesa della Madonna dell’Orto: la parrocchia di Jacopo Tintoretto.
Questo itinerario sarà una passeggiata-conversazione volta a svelare non solo le caratteristiche di Jacopo Tintoretto artista. Si parlerà anche della vita del pittore e dell’uomo Jacopo Robusti. Attraverseremo i luoghi dove il pittore visse per gran parte della sua vita e dove mise su famiglia. Vedremo dove vivevano molti dei suoi amici e alcuni dei personaggi che influenzarono la sua vita professionale.
Per la Madonna dell’Orto, chiesa prediletta dell’artista situata vicino alla sua casa-studio, Tintoretto iniziò a lavorare nel 1552. La chiesa è una tappa fondamentale per comprendere il percorso artistico di Tintoretto e il suo peculiare uso dello spazio. L’artista si distacca dalla concezione spaziale rinascimentale, creando effetti a precipizio estremamente innovativi ed elementi narrativi e teologici nuovi.
La prima commissione riguardava le portelle dell’organo raffiguranti la Presentazione della Vergine nella parte esterna, oggi unite in una sola tela. Nella parte interna erano situate l’Apparizione della Croce a San Pietro e la Decollazione di San Paolo. Alcuni anni dopo Tintoretto eseguì la grandiosa decorazione del presbiterio. Apparentemente l’artista si aggiudicò la commissione chiedendo solo un rimborso spese “volendo delle fatiche sue farlene un dono”.
Per soli cento ducati, infatti, tra il 1562 e il 1563 Tintoretto svolse il complesso decorativo per il coro della chiesa. Si potranno ammirare i due enormi teleri, alti più di 14 mt, con la raffigurazione dell’Adorazione del vitello d’oro e del Giudizio universale.
Alla Madonna dell’Orto Tintoretto trovò infine sepoltura assieme ai figli Domenico e Marietta e al suocero. La cappella destra della chiesa è una sorta di pantheon familiare dei Robusti.
Per prenotare Jacopo Tintoretto e la Madonna dell’Orto
Costo: 150,00 €
Ingressi:
- Chiesa della Madonna dell’Orto 3,00 €
In armonia con le finalità del nostro statuto una parte del costo della visita verrà devoluta ad un fondo dedicato alla salvaguardia e al restauro dell’arte minore di Venezia.
PRENOTA |